Lago di Caldonazzo
Con oltre 5 km2 di superficie e' il più grande lago interno del Trentino e costituisce il vero cuore pulsante dell'alta Valsugana. D'inverno gela raramente e solo per brevi periodi, mentre d'estate è meta ambita di vacanzieri e bagnanti provenienti da mezza Europa. Nell'ultimo decennio è divenuto uno dei laghi più pescosi per il Coregone lavarelli (la taglia media delle catture è di ca. 50 cm...), ma molte altre specie, pesca ili con molte tecniche di pesca, popolano le sue acque, dai grandi lucci italici alle argentee trote lacustri, dai persici reali, alle anguille, oltre a bottatrici, tinche, carpe e numerosi altri ciprinidi. Si pesca con camoliere, a spinning, con il vivo, a fondo con esche varie, a mosca...
E' consentita la pesca anche dalla barca, con motore da non più di 4 Cv di potenza.
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Lago di Erdemolo
Splendido laghetto alpino a quasi 2.000 m di quota, conosciuto per il suo persistente nevaio che negli anni più freddi non si scioglie nemmeno alla fine dell'estate. E' aperto alla pesca solo da luglio a settembre, ma in questo periodo merita una visita alla ricerca dei mitici salmerini alpini che in qualche caso arrivano a raggiungere taglie da chilo.
Lago di Valle
Nascosto nella stretta sella porfirica che separa l'altopiano di Pinè da quello del Calisio ha subito un passato gli effetti deleteri del lavaggio della lavorazione del porfido nelle cave circostanti, ma oggi è tornato ad essere un ottimo posto da lucci, da tinche e da anguille. Ospita anche molti piccoli ciprinidi.
Lago di Lavarone
Nel bel mezzo degli altopiani cimbri, tra vaste foreste, prati e numerosi piccoli centri abitati si trova il Lago di Lavarone, un particolarissimo specchio d'acqua di origine carsica privo di immissari ed emissari superficiali. Gelido d'inverno e caldo d'estate è una nota località turistica estiva. Ospita numerose specie di ciprinidi, tra cui carpa, tinca e scardola, oltre a trote fario che vengono immesse dalla primavera all'autunno.
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Lago di Canezza
Presso il paese di Canezza, all'imbocco della Val dei Mocheni, la confluenza del Fersina e del suo affluente Rigolór forma un laghetto dalle acque terse che ospita splendide trote fario, che si possono insidiare con molte tecniche (è una magnifica palestra per la mosca). Qui ha luogo, d'estate, la manifestazione "Pescando s'impara", dedicata all'avviamento alla pesca dei più giovani.
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Bacino Cimadom
E' una vasca di raccolta dell'acqua derivata a scopo idroelettrico dal Torrente Fersina, nella bassa Val dei Mocheni.
L'accesso e' limitato da un cancello. Vi si pescano trote iridee, che vengono regolarmente immesse. La pesca è aperta dal 1 gennaio a fine novembre.
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